giovedì 18 novembre 2010

Io che non so restare mai

So che capita spesso anche a te. Che esci dall'ufficio e scopri che il mondo, tutto sommato, non è poi così grigio come l'autunno milanese imporrebbe.
E so che capita anche a te di avere lo stato d'animo di un condottiero quando esci di casa e invece di venire avviluppato da una nebbia fitta-fitta, umida-umida, vieni investito da raggi di sole che nemmeno Goldrake e il suo raggio protonico.
In una giornata come quella appena passata, non può succederti nulla di male, anzi.
Non può succederti, quindi, che stai mezz'ora a scegliere una cravatta, la compri in tinta unita "per non rischiare" (cit. collega maestra del look) e quando torni a casa e l'avvicini al vestito, ecco, non può succederti che questa cravatta non centri una beata mazza non solo con quel vestito, bensì con tutta la tua collezione winter to autumn.
Non può succederti, neppure, che apri la cassetta della posta e trovi un conguaglio da 432,37 euro per il gas. No.
E neppure può succederti che tua moglie ti chiami e dichiari praticamente morta la macchina vecchia solo di 11 anni e con oltre 200.000 chilometri.
Per quanto riguarda il lavoro e quanto gli gravita attorno, oggi un amico mi ha segnalato questo pezzo di Repubblica sul PGT, il famigerato o, a seconda dei punti di vista, tanto atteso sostituto del Piano Regolatore: 4.000 sono le proposte di discussione contro il PGT.
Tutto sommato non me la passo poi così male, io. Ma per fortuna, domani è prevista pioggia.

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