venerdì 21 ottobre 2011

Aumento degli sfratti nel 2010: + 6,5%

Drammatico aumento degli sfratti nel 2010 con tendenza alla crescita per il 2011. Con un aumento di 6,5 punti pecentuali nello scorso anno, si è raggiunto il valore più alto degli ultimi 15 anni. Di questi, ben l'85% sono stati emessi per morosità.
Questo è quanto emerge da un'analisi del SUNIA e della CGIL sulla base di dati del Ministero dell'Interno.
Il maggior numero di provvedimenti sono riferiti alla Lombardia con il 21,2% del totale nazionale.
Questo, purtroppo, si traduce in un numerio stratosferico di provvedimenti nella nostra regione: ben 56.280. Uno sfratto ogni 380 famiglie.
Amare le previsioni per il prossimo triennio che stimano in 100.000 il numero dei provvedimenti che verranno emessi.

Sospensione rate mutuo fino a gennaio 2012

Buone notizie per chi fa fatica a pagare le rate del mutuo di casa propria. Grazie a un accordo tra ABI (Associazione Bancaria Italiana) e ben tredici associazioni dei consumatori, è stata prorogata al 31 gennaio 2012 il termine per la domanda di sospensione del pagamento delle rate.
A tale possibilità possono aderire coloro che non ne abbiano già approfittato in precedenza.
Fino al 31 maggio 2011, ben 46.308 mutui sono stati sospesi per un totale di 5,5 miliardi di euro.
Maggiori informazioni sul sito del Sole24Ore

lunedì 10 ottobre 2011

Mutui agevolati da settembre

A partire da settembre le giovani coppie con contratti di lavoro non a tempo indeterminato potranno ottenere più facilmente mutui per l'acquisto della prima casa a condizioni agevolate.
Lo prevede l'accordo siglato tra il Ministero della Gioventù e l'ABI sul FOndo di garanzia per l'accesso ai mutui per l'abitazione principale.
I mutui ammissibili alla garanzia del fondo, non superiori ai 200 mila euro e per abitazioni non superiori ai 90 mq, sono concessi a giovani coppie coniugate o nuclei famigliari con unico genitore e figli minori che abbiano i seguenti requisiti: età inferiore ai 35 anni; reddito ISEE non superiore ai 35 mila euro; non più del 50% del reddito complessivo imponibile ai fini IRPEF derivante da un contratto a tempo indeterminato; mancato possesso di altri immobili residenziali, salvo quelli derivanti per successione.
Per saperne di più, rivolgetevi a un consulente finanziario o direttamente alla vostra banca.