lunedì 13 giugno 2011

Ancora in affanno, meglio le grandi città

Il mercato immobiliare italiano, nel primo trimestre 2011, mostra ancora segnali negativi, confermando il trend rilevato nei precedenti due trimestri.
Dopo la crisi del 2009, infatti, nel primo semestre 2010 si era registrata una ripresa con variazioni tendenziali positive per due trimestri consecutivi,
ma dal terzo trimestre 2010 la variazione tendenziale annua è tornata negativa.

Nei primi tre mesi di quest'anno, la riduzione complessiva delle unità immobiliari compravendute è stata pari al 3,6%, con 298.946 transazioni.
I tassi tendenziali registrano segni negativi in tutti i settori, con una punta di -8,9% nelle tipologie commerciali, mentre il residenziale cala del
3,7% (136.718 transazioni); il terziario è sceso del 4,4% (3.258 transazioni), il produttivo del 2,1% (2.473 operazioni), le pertinenze del 2,6% (107.564 compravendite di box, posti auto, cantine).

L'andamento dell'indice trimestrale delle compravendite mostra un mercato immobiliare in discesa, rispetto al primo trimestre del 2004, del 21% circa a livello nazionale, mentre, rispetto al primo trimestre del 2006, nel 2011 il calo è stato del 32%.

Le compravendite immobiliari sono scese di più nel Mezzogiorno, -6%, meno al Nord (-2,3%), mentre al Centro hanno segnato -3,6%.
La caduta è stata più consistente nei non capoluoghi (-5%) che nei capoluoghi.
Analizzando il mercato residenziale delle otto più grandi città italiane per popolazione, si osserva un dato tendenziale inverso rispetto alle variazioni negative riscontrate a livello nazionale e nelle macroaree geografiche del Paese: infatti, i volumi delle compravendite di abitazioni registrano complessivamente un aumento tendenziale del 2%.

Il mercato immobiliare residenziale di Roma, già in forte ripresa nel 2010, nel primo trimestre 2011 cresce dell'1,3% rispetto al primo trimestre corrispondente.
Crescono le compravendite anche a Torino (+8,7%), a Bologna (+5,7%), a Genova (+5,2%) e a Palermo (+2,4%), diminuiscono leggermente a Milano, Napoli e Firenze (-0,9%, -1,5% e -0,6%).

In provincia, invece, il primo trimestre del 2011 continua ad essere contraddistinto da diminuzioni generalizzate
(-3,4% il totale delle otto province), ad eccezione della provincia
di Torino che registra +3,8%, seguendo un trend già rilevato nell'ultima parte del 2010.
Una forte diminuzione delle compravendite si rileva
nella provincia di Bologna con 12,5%; decise perdite di volumi scambiati, oltre il 5%, si rilevano nelle province di Napoli, Genova e Roma.

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