sabato 30 ottobre 2010

Bilancio di fine settimana

Capita a tutti di voler staccare la spina, ogni tanto. Ma ci sono situazioni in cui non solo non è raccomandabile, ma neppure ci si riesce, tanto coinvolgente è ciò che ti ha trainato per tutta una settimana di lavoro.
Tre trattative in contemporanea, al di là della normale amministrazione. Tre trattative di cui due a buon fine e la terza in quello stato di sospensione dalla quale uscirà a seguito della decisione del cliente venditore: sì o no. Vendo, non vendo.
E parliamo dell'imprenditore a cui un giorno un certo cinesino...
Ma oggi è un sabato speciale, un sabato in cui non ho preso, volutamente, alcun appuntamento. Un sabato in cui Milano, in generale, sembra volere riprendere fiato dopo una corsa che se guardata nel quadro generale dell'economia nazionale, sembra perfino eccessiva: il mercato immobiliare, e parlo di Milano e hinterland, è davvero in fermento.

martedì 26 ottobre 2010

Chiudere in pochi giorni

Domani i sig.ri T. una coppia proprio simpatica, dovranno decidere a chi vendere casa.
Non capita spesso.
Ho messo sul mercato il loro appartamento in zona p.ta Romana dieci giorni fa, primo appuntamento alle 14:00 di venerdì.
Da lì a sabato scorso abbiamo infilato, tra me e i miei colleghi con cui collaboro, 28 appuntamenti di vendita e raccolto tre ottime proposte d'acquisto, al punto che proprio sabato pomeriggio abbiamo deciso di interrompere gli appuntamenti di vendita.
Ieri ho incontrato i sig.ri T. per analizzare ognuna delle tre proposte. Di queste, una era meno appetibile per aspetti legati alle tempistiche.
Le altre due proposte sono sostanzialmente uguali, e questo ha creato una certa impasse nei miei clienti che a un certo punto mi hanno chiesto: "Tu quale sceglieresti?".
E' bello essere coinvolti fino a questo punto, ma bisogna essere fermi e lasciare che la decisione finale sia esclusivamente di chi vende.
Davanti ai miei occhi hanno considerato ogni aspetto, cercando nella memoria i volti delle persone che dovevano avere scritto quelle proposte, indovinando chi dei due proponenti sarebbe stato più simpatico ai loro, ormai, futuri ex-vicini di casa.
Alla fine mi hanno chiesto due giorni per scegliere: meglio la giovane coppia con figlia piccola e altro figlio in arrivo o meglio, invece, la studentessa della Bocconi in città per i prossimi cinque anni?
Di sicuro il dubbio che mi manifestarono venerdì scorso è stato sciolto: "Venderemo casa?"

domenica 24 ottobre 2010

Cinesi con il trolley

Che qualche cinese giri per la città con la valigia piena di contanti, pronto a rilevare attività e muri commerciali, è cosa risaputa. Talmente risaputa che pensavo che fosse una leggenda metropolitana.
Ebbene, così non è.
Sentite cosa mi ha raccontato un mio contatto(1) il signor F., sedendoci al tavolino del bar, davanti a un caffé bello fumante.
La settimana scorsa, era di lunedì, F. se ne stava bello tranquillo nel suo capannone quando un cinese si è presentato al cancello della sua azienda.
Molto gentilmente gli ha chiesto se il capannone fosse in vendita e, dopo un iniziale titubanza, F. lo ha fatto entrare, gli ha fatto fare il giro della sua azienda e lo ha fatto accomodare.
Il cinese, sentita la richiesta, gli ha offerto la cifra piena, meno centomila euro (un 6% in meno, un affare comunque). Unico dettaglio: "Solo contante".
Le gambe, di fronte a 1.300.000 euro, tremano e anche quelle di F. hanno traballato, ma per un breve istante.
"L'offerta era allettante",  mi ha detto F., "ma l'unica maniera per farla franca è quella di andare al rogito, prendere il trolley e salire su un volo per il Brasile, senza mai più ritornare".
Voi lo fareste?